domenica 29 agosto 2021

KYOKO FUMIZUKI · 文月今日子 | mangaka

Gli anni '70 e '80 hanno visto il debutto di una quantità impressionante di giovani mangaka sulle riviste di shoujo, ovviamente; c'erano pagine e numeri speciali e appendici da riempire, storie che si ricalcavano per storie e disegni, facile oggi confondere tratti e stili che in certi casi guardavano ai primi successi di altrettante giovani mangaka. Una stregua di meteore che per qualche anno, hanno accarezzato forse il sogno di diventare mangaka professioniste e famose, alcune riuscendo a confezionare anche una manciata di titoli che nel tempo sono divenuti piccoli capolavori. Kyoko Fumizuki debutta nel 1973 con "Freesia no Koi" in Bessatsu Shoujo Friend edito dalla Kondasha. La storia racconta della piccola Michiru, che perde i genitori da piccola in un incidente stradale e viene cresciuta dal giovane fratello Tsutomu che ha 17 anni e, sogna di diventare la sua sposa una volta cresciuta.





Crescendo Michiru si rende conto che il suo sogno non potrà avverarsi, quando vede il fratello frequentare una ragazza a cui lei stessa vuole bene. Una storia che affonda le radici in un certo stereotipo abusato non privo di lirismo. Nella successiva raccolta la storia che da il titolo "Satougashi no le" è ambientato in una città americana e racconta di Richard che frequenta una scuola d'elite e figlio di uno degli uomini più ricchi della città; un giorno torna a casa portando con se una piccola bambina, Sammy. Rinnegato dal padre, inizia a suonare il piano, incantando chiunque lo ascolti, anche la sua amica d'infanzia Elsie da sempre innamorata. Un racconto insolito forse per quegli anni, con un'insolita famiglia che si ritrova a vivere insieme.





Nel 1975 con i testi di Kyoko Mizuki (alias Keiko Nagita, la scrittrice di Candy Candy) disegna lo splendido "Etruria no Ken", storia della principessa Evangeline, benedetta dal dio della guerra Ares, lotta per difendere il suo paese, decidendo di incamminarsi verso la montagna del dio del diavolo alla ricerca della leggendaria Spada Eltoria che avrebbe sconfitto chiunque, la stessa spada anelata dal principe e giovane generale Arian, temuto come un demone. Quando i due, incroceranno il loro destino, impareranno a conoscersi e dovranno capire il peso delle guerre e del loro amore. Nelle poche immagini che si trovano, i disegni raggiungono apici incredibili di bellezza, accompagnati dalla maestra delle sceneggiature Mizuki, che oltre al famoso Candy Candy ha collaborato con tantissime mangaka in quegli anni. 





Del 1977 è "Ginnan Monogatari", Chigusa, detta Chii e i suoi fratelli si trasferiscono da Tokyo in un piccolo villaggio tinto d'oro dagli alberi di ginkgo poiché il padre insegnante è diventato il preside di una scuola elementare locale. La storia procede a un ritmo brillante ed energico, toccando il delicato rapporto tra gli studenti trasferiti dalla città e i bambini del luogo. Trattandosi di una scuola elementare, ci sono 6 classi e sembra improbabile che studenti di età diverse studino nella stessa aula, ma gli unici insegnanti che compaiono sono il preside e il prof. Endo, che si occupa di Chii. Nel terzo episodio, anche la sorella maggiore di Hatsune, una studentessa universitaria, arriva al villaggio durante le vacanze invernali e confessa di voler diventare in futuro un'insegnante. Nell'insieme, un piccolo racconto corale di formazione e quotidianità, che si interroga sul destino del villaggio povero e che tipo di educazione dovrebbe essere data ai bambini a tale scopo. Un contenuto sensibile, che si avvicina a certi vecchi drama televisivi o teatrali, ma comunque ben raccontato.





Nel 1978 sonda il terreno del peplum con "Chichuukai no Ruka " dove la storia si sposta nelle acque del Mediterraneo, dove Luka fra tutti i pirati, è quello più  pericoloso in grado di minacciare la sovranità dell'Impero Romano. Un giovane soldato, romano, Agion, viene inviato per sottomettere il pirata, ma una volta salito a bordo del vascello scopre che Luka è in realtà una ragazza di 14 anni che comanda i suoi pirati. L'epilogo un pò frettoloso, per un racconto, forse avrebbe meritato almeno più parti per essere adeguatamente raccontato.






Si susseguono commedie dolciamare, racconti scolastici, storie di primi innamoramenti e quotidianità in cui la Fumizuki sembra essere a suo agio, senza mai, però raggiungere, un successo duraturo grazie ad una storia con personaggi tali da meritare una serializzazione, forse per mancanza di idee, forse per mancanza di una bravo sceneggiatore, ma già nel 1984 traspone il celebre classico "Himitsu no Hanazono" (Il Giardino segreto, romanzo per ragazzi scritto nel 1910 dalla scrittrice anglo-americana Frances Hodgson Burnett) eppure, si intuisce uno svilimento dello stile comune ad altre autrici del suo periodo, che poco risalta una storia che avrebbe giovato degli stilemi dell'epoca, confezionando secondo me un piccolo capolavoro grafico.






Nel 1986, un decennio dopo, con "Kuredoria 621-nen" unisce fantascienza, romance e sci-fi per una storia ambientata nello spazio, tra una principessa, un pirata senza sfruttare appieno i personaggi in un contesto tra l'altro poco conosciuto. I disegni graziosi e gli sfondi curati ormai sono assenti, tutto si riduce a quello stile minimale, scarno e anche freddo ed incolore, i personaggi ingabbiati quasi nelle vignette.




che diventa anche più austero nel ventennio successivo, quando trasferisce il suo lavoro a riviste josei che pubblicano le trasposizioni di romanzi in stile harmony. 





Nel 2013 una mostra con la collega Hideko Mizuno e la pubblicazione di un volume celebrativo per il 40simo anno del debutto. Ovviamente amante dei gatti, che sono diventati i soggetti di alcune illustrazioni negli ultimi anni, tiene un blog sulla sua famiglia, con aggiornamenti sulle ultime opere pubblicate.







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in senso orario: Troimerai, Freesia no Koi (1974), Hatsukoi wa tomato no aji ga suru, Amefuri banchō.


in  senso orario: Atama no koneko, Yasashisa Jidai (1980), Rōzumadā no sutekina koibito (1975), Michikusa (1975).


in senso orario: Etruria no Ken (1975) , Gyangupapa no oku Ri-mono (1975), 
Yane no ue no ōji-sama (1975)


in senso orario: Ginnan Monogatari (1977), Hoshizora no Kirihito-chan (1978),  Kako to wan naku sanjūshi (1976), Marī no shinju.
tutte le immagini sono tratte dall'artbook del 1977 / Kondasha 


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